Non ci sono spettacoli legati a questo evento.

FRATELLO MARE
FRATELLO MARE
PN DOCS FEST
MAT PNDOCSF

85 min

Genere: Avventura, Documentario

Lingua: Italiano

Regia: Folco Quilici

Con: Atai Ridiroa, Tiami Tetoca

Un classico del cinema documentario italiano, forse il più bel film di Folco Quilici. Una storia eterna e poetica, la lotta fra natura e uomo, la sfida fra conoscenza e realtà fenomenica, narrate con classe e garbo senza tempo.
Mentre imperversa lo scempio che il turismo consumistico fa della Polinesia, ex “ultimo paradiso”, il vecchio Atai esprime la sua indignata protesta alimentata dalla nostalgia per quello che è ormai solo un ricordo. Rievoca la sua nascita e infanzia («Succhiavo latte e spruzzi di mare: fu così che il mare divenne mio fratello»), e l’adolescenza fino al giorno in cui il padre perse la vita nella pesca delle madreperle. Sfilano così sullo schermo, visti e narrati da Atai, l’ambiente, i costumi, le leggende, la mitologia, il quotidiano consorzio col mare amico-nemico. Il vecchio pescatore e lo zio lo iniziano all’arte del navigare e del pescare, alla prudenza e al coraggio di fronte allo squalo e alle murene. Sottratto bruscamente ai giochi della fanciullezza, Atai esce in mare accompagnando il padre: lo osserva e lo aiuta nel suo durissimo lavoro. Arriveranno “i bianchi” a vendere cose inutili per comprare coralli e madreperle, e a trasformare l’isola in un perpetuo luna park.
Intervengono
Fabio Francione - Scrittore, critico, curatore, Direttore Lodi Città Film Festival
Francesco Cumani - ARPA FVG
Daniele Della Toffola - ARPA FVG - LaREA

85 min

Genere: Avventura, Documentario

Lingua: Italiano

Regia: Folco Quilici

Con: Atai Ridiroa, Tiami Tetoca

Un classico del cinema documentario italiano, forse il più bel film di Folco Quilici. Una storia eterna e poetica, la lotta fra natura e uomo, la sfida fra conoscenza e realtà fenomenica, narrate con classe e garbo senza tempo.
Mentre imperversa lo scempio che il turismo consumistico fa della Polinesia, ex “ultimo paradiso”, il vecchio Atai esprime la sua indignata protesta alimentata dalla nostalgia per quello che è ormai solo un ricordo. Rievoca la sua nascita e infanzia («Succhiavo latte e spruzzi di mare: fu così che il mare divenne mio fratello»), e l’adolescenza fino al giorno in cui il padre perse la vita nella pesca delle madreperle. Sfilano così sullo schermo, visti e narrati da Atai, l’ambiente, i costumi, le leggende, la mitologia, il quotidiano consorzio col mare amico-nemico. Il vecchio pescatore e lo zio lo iniziano all’arte del navigare e del pescare, alla prudenza e al coraggio di fronte allo squalo e alle murene. Sottratto bruscamente ai giochi della fanciullezza, Atai esce in mare accompagnando il padre: lo osserva e lo aiuta nel suo durissimo lavoro. Arriveranno “i bianchi” a vendere cose inutili per comprare coralli e madreperle, e a trasformare l’isola in un perpetuo luna park.
Intervengono
Fabio Francione - Scrittore, critico, curatore, Direttore Lodi Città Film Festival
Francesco Cumani - ARPA FVG
Daniele Della Toffola - ARPA FVG - LaREA
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