WAITING FOR THE SUN
Durata: 89 min
Genere: Documentario
Lingua: Italiano
Regia: Kaspar Astrup Schröder
Sono migliaia i bambini cinesi i cui genitori sono nelle carceri della Repubblica Popolare Cinese, ma a occuparsi di loro non è lo Stato, ma “Nonna Zhang”.
Uno sguardo rispettoso e delicato su un contesto struggente e inedito, in cui è impossibile applicare le canoniche regole di giudizio.
In Cina ci sono più persone nel braccio della morte che nel resto del mondo. I figli dei detenuti sono spesso abbandonati e crescono nelle strade. Nessuno vuol prendersi cura di bambini “colpevoli” di avere genitori con un passato così vergognoso. Alcuni però trovano un posto nell’orfanotrofio di Nanzhao (Cina orientale), fondato da un’ex guardia carceraria: la chiamano Nonna Zhang. Con grande sensibilità, Kaspar Astrup Schröder, segue per due anni le vite di alcuni di questi bambini, mentre i loro destini si incrociano e si aiutano a vicenda, perché non ci sono operatori specializzati a sostenerli nel momento più difficile della loro vita. Il regista non giudica, ma è difficile non chiedersi se la buona volontà di Nonna Zhang sia sufficiente.
89 min
Genere: Documentario
Lingua: Italiano
Regia: Kaspar Astrup Schröder
Sono migliaia i bambini cinesi i cui genitori sono nelle carceri della Repubblica Popolare Cinese, ma a occuparsi di loro non è lo Stato, ma “Nonna Zhang”.
Uno sguardo rispettoso e delicato su un contesto struggente e inedito, in cui è impossibile applicare le canoniche regole di giudizio.
In Cina ci sono più persone nel braccio della morte che nel resto del mondo. I figli dei detenuti sono spesso abbandonati e crescono nelle strade. Nessuno vuol prendersi cura di bambini “colpevoli” di avere genitori con un passato così vergognoso. Alcuni però trovano un posto nell’orfanotrofio di Nanzhao (Cina orientale), fondato da un’ex guardia carceraria: la chiamano Nonna Zhang. Con grande sensibilità, Kaspar Astrup Schröder, segue per due anni le vite di alcuni di questi bambini, mentre i loro destini si incrociano e si aiutano a vicenda, perché non ci sono operatori specializzati a sostenerli nel momento più difficile della loro vita. Il regista non giudica, ma è difficile non chiedersi se la buona volontà di Nonna Zhang sia sufficiente.